L’atmosfera, l’intimità, la convivialità, il tempo dedicato esclusivamente al piacere di stare insieme. Concedetevi il lusso di una cena tra le mura domestiche e scegliete di condividere un buon bicchiere con chi amate. Il nostro consiglio è di stappare una bottiglia di Novebolle, il marchio collettivo che raccogliere e valorizza le etichette che i produttori della Romagna vinificano seguendo il disciplinare del Romagna Spumante DOC.
Novebolle è uno spumante versatile, elegante, ricco di gusto. Dalla spuma fine e persistente, è una bollicina territoriale ottenuta a partire dai vitigni tradizionali della Romagna: il Trebbiano e il Sangiovese.
Novebolle è fresco, dotato di una sapidità e di una personalità che lo rendono perfetto per i momenti importanti e conviviali. È uno spumante di rara delicatezza, con una ricca storia. La Romagna fu infatti terra di spumanti di qualità, conosciuti come «Champagne della bassa». Venivano vinificati sia da piccoli produttori (si racconta che ogni oste avesse la sua cuveé), sia da grandi cantine: lo «Champagne» Sarna di Francesco Baldi, prodotto nel Faentino, era un must degli appassionati, così come lo «Champagne» La Tour, prodotto nella fattoria dei principi Torlonia a San Mauro Pascoli. Oggi il Romagna Spumante DOC – evidentemente – non può più essere chiamato «Champagne», ma non ha perso lo spirito tradizionale, ponendosi tra i grandi prodotti della generosa terra di Romagna.
Novebolle è soprattutto uno spumante molto gastronomico, che ha dalla sua l’estrema facilità di abbinamento. Volete qualche esempio?
PIATTI DI PESCE E NOVEBOLLE BRUT
Il pesce è una golosa opportunità invernale: molte specie ittiche utilizzano l’inverno per accumulare energie prima della stagione riproduttiva. Ad esempio, gli scampi pescati tra febbraio e marzo sono nettamente migliori di quelli catturati a settembre.
Se optate per i crostacei, scegliete un Novebolle Brut, ovvero la versione più asciutta del Romagna Spumante, ricca di profumi. Iniziate con la più celebre delle entrée, un piatto di crudità di mare. Potete proseguire con le ostriche, oppure perché non scegliere specie ittiche Made in Italy? Scampi di Mazara del Vallo (acquistateli freschissimi), tartare di tonno rosso o ricciola, alici crude marinate (bastano olio, sale, pepe, limone ed erbe aromatiche). Tra le specialità della costa romagnola, non possono mancare il brodetto di pesce, la cozza di Marina di Ravenna o un fritto di pesce azzurro, tipico pescato dell’Adriatico.
I PIACERI DELLA CARNE
Gli amanti della carne sanno che a San Valentino non bisogna lesinare. Scegliete carni freschissime e macellate localmente, così da poter alternare con sicurezza il crudo e il cotto.
Il menù può iniziare con una tartare di manzo, per poi passare al bollito misto o a un carré di vitello con patate e cipolline, molto scenico perché si cuoce con le coste ben visibili (fatevelo disossare dal macellaio). Il nostro consiglio è di utilizzare carni di razza Romagnola, non sempre facile da trovare ma pregiatissima, dal sapore deciso, succulenta. Come abbinamento, un Novebolle Brut o Extra Dry calzerà a meraviglia: struttura, acidità e profumi si sposeranno alla perfezione con la succulenza delle carni.
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Il Consorzio Vini di Romagna augura a tutti voi un Buon San Valentino accompagnato da un bel calice di Novebolle!